Si è tenuta il 9 giugno scorso la presentazione ufficiale del Progetto "Camera delle Mamme", che ha già coinvolto numerosi attori nella raccolta fondi.
Una vera e propria squadra quella in foto, a cui si aggiungono tanti altri privati cittadini che donano per la Pediatria.
i donatori (lista in continuo aggiornamento)
Prosegue la raccolta fondi per conseguire l’obiettivo di ristrutturazione della Camera delle Mamme: restano da raccogliere ulteriori 10mila euro attraverso donazioni spontanee dei cittadini (IBAN IT 12Z0306921011100000046073 causale pro Pediatria e Nido Camera delle Mamme) e attraverso le tante iniziative.
Il progetto architettonico della nuova “Camera delle Mamme” è stato realizzato gratuitamente dall’Architetto Silvia Penazzi, Presidente dell’Associazione Glucasia che collabora stabilmente con la Pediatria per supportare i bambini affetti da diabete di tipo 1, in collaborazione con l’équipe di Pediatria e Nido, che riteneva fondamentale l’intervento nell’ambito delle iniziative di umanizzazione, per migliorare il comfort e la funzionalità degli ambienti e con una attenzione particolare alle esigenze di natura psico-emotiva delle fruitrici.
“Abbiamo ritenuto fondamentale sviluppare un progetto architettonico che ricreasse un mini alloggio confortevole e familiare, home all-round ossia casa a tutto tondo – spiega l’architetto Silvia Penazzi – La camera a tre letti, l’adiacente locale relax con angolo cottura ed il bagno avranno quindi finiture, rivestimenti e pavimenti che non rinviino ad una stanza d’ospedale ma piuttosto ad un angolo di casa. Ruolo cardine quello del colore: pareti rivestite di grafiche e colori mirati che richiamano alla natura, finiture e materiali di arredo che evochino sensazioni ed energie positive in chi le osserva.
Scelte progettuali funzionali distributive esigono inoltre la modifica dell'ingresso del bagno che si rivolgerà verso la camera di degenza anziché verso il corridoio, mentre la stanza da letto si collegherà al locale relax-angolo cottura con maggior enfasi, attraverso un'ampia porta scorrevole ad arco, che richiama le forme morbide di una pancia, per dare continuità agli ambienti ricreando senso di accoglienza e accentuando la luminosità e la trasparenza grazie al sopraluce in vetro dell'arco.
Anche il bagno sarà completamente rinnovato, con l’utilizzo di materiali color sabbia ed azzurro, a richiamo dei colori del mare e delle sensazioni ad esso collegate”.
“Il Nido in cui si pratica il rooming-in si trova in Ostetricia e Neonatologia, mentre i neonati che presentano necessità di ricovero vengono trasferiti in Patologia Neonatale (PEPN), ossia in Pediatria, 2 piani più sotto – spiega Laura Serra, direttrice del reparto di Pediatria e Nido dell’Ausl di Imola - Le patologie che più frequentemente portano al ricovero del neonato sono: ittero, difficoltà respiratoria, ipoglicemia, prematurità/basso peso alla nascita, infezioni, difficoltà di alimentazione e “back-transport”, ossia neonati trasferiti alla nascita in Terapia Intensiva Neonatale del S. Orsola e rinviati ad Imola una volta superata la necessità di cure intensive”.
Nel 2021 i nati sono stati in totale 824, i ricoverati in PEPN 155 (160 nel 2020) con degenza media di 4,5 giorni, presenza media di 1,9 al giorno.
“In caso di ittero fisiologico, non da immunizzazione materno-fetale, il ricovero si esaurisce in 48-36 ore; in altre situazioni può essere più prolungato – spiega la dottoressa Serra - Per promuovere e sostenere la relazione madre–bambino e favorire l’allattamento al seno, le mamme dei neonati trasferiti in Patologia neonatale hanno accesso illimitato h24 in reparto (prima del Covid insieme ai papà) e una volta dimesse dall’Ostetricia possono soggiornare liberamente in quella che chiamiamo la “camera delle mamme”, restando accanto al loro piccolo giorno e notte o secondo le loro necessità”.
La “Camera delle Mamme” è situata di fronte all’entrata del reparto PEPN.
Nella camera possono essere ospitate 2 mamme contemporaneamente.
L’affaticamento sia fisico che mentale legato al travaglio e al parto, la nascita che costituisce un momento sicuramente straordinario e travolgente, ma emotivamente stressante, oltre alle modifiche ormonali post partum determinano nella maggior parte delle madri uno stato malinconico (tristezza, irritabilità, inquietudine), denominato baby blues o maternity blues che raggiunge il picco 3-4 giorni dopo il parto, amplificato nel caso di necessità di ricovero del neonato; la separazione è sempre vissuta traumaticamente, anche per patologie non gravi. Separazione dal nuovo nato, dal partner, dalla famiglia, da un altro figlio, preoccupazione per il futuro, nostalgia della propria casa.
L’attuale camera delle mamme è costituita da una camera a 2 letti con fasciatoio e armadietto, cucina e bagno. L’ambiente è ospedaliero, freddo, sufficientemente funzionale ma affatto confortevole. Da qui l’esigenza creare un ambiente caldo, accogliente, rassicurante, che dia la sensazione di essere a casa e non in ospedale, che generi emozioni positive per aiutare la mamma a vivere con più serenità un momento così critico.
Peraltro laddove le condizioni cliniche lo consentano sarebbe utile portare il neonato in camera con la mamma, e per questo sarà necessario prevedere una culletta co-sleeping che eviti possibili cadute del neonato.
Queste le ragioni per cui circa 2 anni fa l’équipe di Pediatria ha ritenuto di avviare un progetto di raccolta fondi dedicato, coinvolgendo dapprima l’architetto Silvia Penazzi per la realizzazione del progetto di ristrutturazione strutturale, impiantistica ed ambientale.
Il reparto di Pediatria e Nido dell’Ausl di Imola
La UOC di Pediatria e Nido offre prestazioni di diagnosi e cura per l’età evolutiva, nella fascia di età 0-15 anni, attraverso ricovero ordinario (12 posti letto in Pediatria Generale e 3 in Pediatria Neonatale), Day Hospital (2 posti letto), attività di urgenza in regime di Pronto Soccorso Funzionale e Osservazione Breve Intensiva (OBI); assistenza neonatologica al Nido, sala parto e sala operatoria; varie attività specialistiche ambulatoriali (allergologia-pneumologia, auxo-endocrinologia, diabetologia, gastroenterologia, neurologia, follow-up neonato a rischio, ecografia cerebrale, delle anche e renale, vaccinazioni in ambiente protetto; Day Service pediatrico).
Dal settembre 2017 ricopre anche alcune funzioni di Pediatria territoriale: ambulatorio vaccinale pediatrico (vaccinazioni previste dal calendario vaccinale entro i 2 anni di vita) e medicina scolastica (gestione di bambini residenti nell’ASL di Imola con patologie croniche, certificazioni per la somministrazione di farmaci in ambiente scolastico, corsi di addestramento dedicati al personale scolastico per la somministrazione dei farmaci “salvavita” a scuola).