Una donazione davvero speciale per regalare sorrisi e giochi ai bambini ricoverati al reparto Pediatria e Nido dell’Azienda Usl di Imola è stata consegnata oggi alla direzione dell’Ausl di Imola dai titolari dello storico negozio di giocattoli imolese “La Cicogna”, in rappresentanza di tantissimi clienti che hanno aderito con entusiasmo e generosità all’iniziativa lanciata ad inizio mese “#regalosospeso Un gioco per un Sorriso” ed attiva fino all’Epifania.
“Siamo molto felici di essere riusciti anche quest’anno a realizzare questa idea con l’aiuto dei nostri clienti che possono acquistare un giocattolo da donare per i bimbi ricoverati – spiega Mauro Mingazzini in compagnia della moglie Silvana Biagi –. L’idea di mio figlio Matteo piace molto: è bello riuscire donare un piccolo sorriso ai bambini che purtroppo sono costretti a stare in ospedale in questo periodo festivo.”
Tanti ringraziamenti vanno quindi a chi ha aderito al regalo sospeso: Barbara, Natascia e Michele, Angela, Sara, Simonetta, Azzurra, Tiziana, Sonia, Filippo, Emilia,Veronica, Pietro, Tiziana, Monia e Igor, Daniele, Martina, Fabio, Serena, Anna e Lorenzo, Simone, Carla, Mara, Davide, Dianella e Fabio, Debora e Nicolò, Alice, Matteo, Alessandro, Chiara, Beatrice, Eleonora, Jessica, Perla e Niccolò, Damiano, Bianca e Giacomo, Matilde, Morena e Claudio, Noemi e Jacopo.
Alla consegna presenti i direttori generale e sanitario dell’Ausl di Imola, Andrea Rossi ed Andrea Neri, la direttrice del reparto Pediatria e Nido dell’Ausl di Imola Laura Serra e la coordinatrice infermieristica Elena Teci.
“Essere stati scelti come destinatari di questa donazione è prima di tutto un segnale di fiducia di queste famiglie nella nostra équipe professionale e nulla è più importante di questo quando si curano i più piccoli – ha commentato la dr.ssa Laura Serra.
Anche i direttori dell’Ausl di Imola hanno ringraziato personalmente i proprietari de “La Cicogna” e tramite loro tutti i donatori per i regali: “E’ un bel messaggio di solidarietà circolare e di sostegno che la nostra comunità ci trasmette, che allieterà certamente molti piccoli pazienti”