Il 4 marzo ricorre il World Obesity Day, la Giornata Mondiale dell'Obesità, istituita nel 2015 dalla World Obesity Federation, che coinvolge organizzazioni, associazioni e individui, con l’obiettivo ambizioso di invertire il trend globale di costante aumento dell’obesità. Quest’anno il tema è “Let's Talk About Obesity And...” (“Parliamo di obesità e…”).
L’obesità incide profondamente sullo stato di salute, poiché si accompagna ad importanti malattie quali il diabete mellito di tipo 2, l’ipertensione arteriosa, la cardiopatia ischemica e altre condizioni morbose che, in varia misura, peggiorano la qualità di vita e ne riducono la durata. Sovrappeso e obesità sono, inoltre, tra i principali fattori di rischio oncologico. La prevalenza dell'obesità è in costante e preoccupante aumento, non solo nei Paesi occidentali ma anche in quelli a basso-medio reddito; rappresenta, inoltre, un importante fattore di rischio per varie malattie croniche. Oltre a prevenire l’insorgenza di obesità (prevenzione primaria), occorre quindi sviluppare strategie per prevenire lo sviluppo delle comorbidità associate (prevenzione secondaria) e gli esiti legati a tali comorbidità (prevenzione terziaria).
Nessun Paese, fino ad oggi, è riuscito ad invertire il trend in aumento dell’obesità tra i propri cittadini.
Nel panorama europeo, l’Italia è tra le nazioni con i valori più elevati di eccesso ponderale e obesità in età pediatrica, preceduta solo da Cipro, Spagna e Grecia: il 42%, di bambini e bambine risultano in sovrappeso od obesi nella fascia di età 5-9 anni, il 34,2% in quella 10-19 anni. In un campione di bambini di 8-9 anni il 20,4% è risultato in sovrappeso e il 9,4% obeso (Okkio alla salute 2019).
La Regione Emilia-Romagna, dal 2013, pratica l’integrazione tra prevenzione e cura con il progetto “Modello regionale di presa in carico del bambino sovrappeso e obeso”, inserito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) tra le buone pratiche per il contrasto all’obesità infantile. Nell’applicazione del modello regionale sono state coinvolte le Aziende sanitarie per la realizzazione di una rete integrata di servizi per la prevenzione, diagnosi e terapia dell’obesità dei bambini.
Il contrasto all’obesità infantile è un problema di sanità pubblica, determinante per ridurre l’incidenza di obesità in età adulta, prevenendo il rischio di insorgenza del diabete tipo 2, problemi muscolo-scheletrici, malattie cardiovascolari, oncologiche, problemi psicologici e sociali. La probabilità che un bambino obeso resti tale in età adulta è molto alta, nell’ordine del 50-80%.
L’ambulatorio Bimbi In Forma (BIF)
Coltivare un sano stile di vita, caratterizzato da regolare attività fisica ed alimentazione equilibrata è lo strumento utile per la prevenzione. Nella nostra azienda l'Ambulatorio Bimbi in Forma (BIF) ha proprio questo compito.
Il BIF è dedicato ai bambini dai 6 ai 12 anni in condizione di sovrappeso e obesità segnalati dai pediatri. L'ambulatorio, diretto dalla dottoressa Laura Serra (direttrice del reparto Pediatria e Nido) è costituito da un team multidisciplinare composto da un pediatra con competenze endocrinologiche, un medico dello sport, una dietista, un chinesiologo e una psicologa. Attraverso dei counselling dedicati, questo ambulatorio si prefigge di migliorare le abitudini alimentari dei più piccoli, (colazione assente o non adeguata, consumo frequente di bevande zuccherate ed alimenti ad alta densità energetica...) coinvolgendo attivamente tutta la famiglia, di incentivare il movimento quotidiano attraverso il gioco, con lo scopo di raggiungere una media di 60 minuti al giorno di movimento come raccomandato dall'OMS per questa fascia di età. Ovviamente è fondamentale ricercare e ottenere la collaborazione dei genitori. All’ambulatorio BIF si accede tramite la segnalazione da parte del pediatra di libera scelta. In casi particolari l’accesso può essere effettuato con accordi diretti tra il medico curante (pediatra o medico di base) o altro medico specialista e l’équipe dell’ambulatorio BIF, mentre non è previsto accesso diretto su richiesta dei pazienti né prenotazioni tramite CUP le prestazioni sono gratuite.
Da ottobre 2018 ad oggi hanno iniziato il percorso, composto da 1 visita approfondita e 5 controlli, 175 bambini (79 bambine e 96 bambini) tra i 6 e i 12 anni di età.
Di questi 175: 85 hanno terminato il percorso, in 23 il percorso è ancora in svolgimento, 67 hanno abbandonato il percorso. Dei bambini che hanno portato a termine il percorso il 59% ha ottenuto un calo significativo dell’indice di massa corporea.
“Abbiamo raggiunto un buon obiettivo – spiegano i professionisti dell’ambulatorio -e abbiamo notato che svolgere 2 volte a settimana uno sport strutturato non è sufficiente per mantenersi in normopeso. C’è bisogno di una attività continua: una media di 1 ora al giorno di movimento può essere raggiunta con 5-10 minuti sparsi nell'arco della giornata (andare a scuola a piedi/in bici, scegliere le scale invece che l’ascensore, fare delle pause attive ogni ora di attività sedentaria, fare giardinaggio/aiutare nei lavori domestici) oltre che giocare muovendosi”.
Opuscolo “ Giochi in movimento per la salute dei grandi e dei piccini dai 0 ai 6 anni”
A disposizione per tutti i genitori c’è anche l’opuscolo "Giochi in movimento per la salute dei grandi e dei piccini dai 0 ai 6 anni", realizzato dalla psicomotricista Alessandra Ronchi (UOC. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) e dalla chinesiologa Valentina Totti (UOC Igiene e Sanità Pubblica) dell’AUSL di Imola. L’opuscolo raccoglie suggerimenti e consigli di gioco, con lo scopo incentivare il movimento come bisogno primario del bambino, anche tra le mura domestiche e di ridurre il tempo trascorso davanti agli schermi.
L'opuscolo, promosso da tutti i pediatri di libera scelta del territorio, può essere scaricato direttamente dal sito dell'Azienda Usl attraverso il QR code presente sia nel materiale informativo che nella pagina del sito AUSL: www.ausl.imola.bo.it/movimento_gioco