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Chirurgia robotica ad Imola: raggiunta quota 500!!!

Entrato in funzione nel 2023, in 16 mesi sono stati 500 gli interventi effettuati dai professionisti di Ausl di Imola ed AOSP di Bologna con il Robot Da Vinci Xi finanziato dalla Fondazione.

A 16 mesi dall’avvio della chirurgia robotica al S. Maria della Scaletta sono stati raggiunti, lunedì scorso, i 500 interventi effettuati con il Robot Da Vinci Xi . Un magnifico traguardo, che sottolinea ancora una volta la lungimiranza dell’investimento operato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, che ne ha finanziato il noleggio triennale.

162 gli interventi di chirurgia generale, prima disciplina che, il 9 gennaio dell’anno scorso, ha avviato questa esperienza, seguita dalla ginecologia, con 116 interventi e dall’urologia con 92, partite dopo qualche mese. 370 in totale gli interventi eseguiti dai professionisti della nostra azienda a cui si aggiungono i 130 effettuati dalle unità operative di ginecologia e fisiopatologia della riproduzione umana e di urologia del Policlinico di Sant’Orsola, nell’ambito dell’accordo sottoscritto tra le due aziende, impegnate in un progetto comune di sviluppo della robotica con obiettivi di qualificazione e di contenimento dei tempi di attesa per la chirurgia elettiva.

“Sono numeri straordinari – spiega il direttore del dipartimento chirurgico dottor Michele Masetti – che nel primo trimestre del 2024 inseriscono l’Ospedale di Imola all’undicesimo posto in Italia su i 130 nosocomi dotati di una sola piattaforma robotica, una “classifica” che abbiamo scalato rapidamente (nel 2023 eravamo al 25esimo posto) grazie all’investimento in professionalità specializzate dell’Azienda, il dottor Stefano Tamburro, direttore della nostra UOC di Ostetricia e Ginecologia dal marzo 2023 ed il Dottor Marco Garofalo, direttore dell'UOC di Urologia, arrivato alla fine dell’anno scorso ma soprattutto alle equipe chirurgiche, mediche, infermieristiche e tecniche del blocco chirurgico, che si sono formate con precisione e rapidità, affrontando con grande professionalità ed entusiasmo questa nuova sfida e portandola avanti con risultati quantitativi, ma soprattutto qualitativi, che ritengo onorino il nostro territorio”.

Sul piano quantitativo, i più importanti vantaggi clinici per i pazienti che si sono già potuti riscontrare sono rappresentati dalla minima necessità di ricorrere alle trasfusioni di sangue, dalla notevole riduzione del dolore post-operatorio, dalla riduzione della durata della degenza, dal minor rischio di complicanze, da più rapidi tempi di recupero, dalla più rapida ripresa delle attività quotidiane, dal più rapido ritorno al normale regime alimentare e da migliori risultati estetici.

 

Ultimo aggiornamento pagina:
27 Maggio 2024
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