Mercoledì 26 giugno si è svolta l’inaugurazione ufficiale dei nuovi spazi dedicati all’Unità operativa di Oculistica dell’Azienda USL di Imola, trasferitasi nella prima quindicina di giugno dalla Casa della Comunità di Castel San Pietro Terme che la ospitava dal marzo 2000.
Un trasferimento previsto da tempo, che rappresenta un importante step di efficientamento delle attività, in particolare di quelle chirurgiche, in quanto ricompatta le risorse umane (in particolare anestesisti ed infermieri di sala) all’interno del blocco operatorio imolese, permettendo a regime economie di scala e di scopo e potenziali incrementi di produzione ad isorisorse.
Lo stesso dicasi per le attività ambulatoriali e di urgenza che, prima del trasferimento, vedevano l’équipe oculistica lavorare in gran parte su Castel San Pietro Terme, ma con un medico in turno sulle urgenze del Pronto Soccorso di Imola, e che oggi vede invece tutta l’équipe, composta da 6 medici oculisti e 5 infermieri per ambulatori ed accettazione, operare nella stessa piastra ambulatoriale con maggior efficienza ed efficacia. Un vantaggio anche per i cittadini che accedono all’ambulatorio urgenze qualora debbano effettuare, oltre alla visita, anche prestazioni diagnostiche e/o terapeutiche (es. fluorangiografia, laser, ...), che da oggi potranno farlo nella medesima sede, mentre precedentemente dovevano essere inviate a Castel San Pietro Terme per completare il percorso diagnostico-terapeutico.
“Siamo molto soddisfatti – spiega il direttore generale dell’Ausl Imola, Andrea Rossi - aver inserito il reparto di oculistica nel contesto ospedaliero crea un sistema più efficiente e di sicurezza delle cure. È un progetto che parte da lontano, realizzato grazie al trasferimento in una struttura più ampia e confortevole della Residenza trattamenti intensivi della Psichiatria e che da molte garanzie senza che ciò significhi che ci si chiude in un sistema ospedalocentrico. Un piano che rientra in una pianificazione che punta ad affrontare nel miglior modo possibile le sfide del presente e del futuro, ma che mantiene contestualmente tutti i servizi di prossimità”
"I nuovi spazi dell'unità oculistica dell'Ausl di Imola nella nostra città rappresentano un risultato importante e in certi aspetti storico, perché era ormai dal 2000 che si rifletteva e si lavorava a questo risultato, che rappresenta un valore aggiunto per la qualità del servizio offerto ai cittadini, alla città di Imola e alla rigenerazione di questi spazi – ha detto il Sindaco di Imola Marco Panieri - Un investimento di oltre 240.000€ che rafforza ulteriormente il presidio ospedaliero di Imola, insieme alla nuova Casa della Salute e alla futura Casa di Comunità all'Ospedale Vecchio. Un grazie va all'AUSL e ai suoi operatori sanitari e non, a tutti i livelli, perché oltre alle strutture e ai macchinari, sono le persone, il capitale umano, a fare la differenza e a risultare fondamentale."
La dismissione dell’attività a Castel San Pietro Terme, oltre ai correlati risparmi di gestione, permette di completare il disegno organizzativo della Casa della Comunità, oggi struttura a pieno titolo territoriale: il 3 luglio prossimo partiranno infatti i lavori finanziati dal PNRR per un valore di € 2.237.084,51 che vede nella ristrutturazione del piano 4° e nella creazione di ulteriori 15 posti letto di Ospedale di Comunità, per arrivare a complessivi 36 letti per cure intermediee12 di Hospice. Contestualmente saranno ampliati gli spazi utilizzati dai servizi sociali ASP nell’ambito della Casa della Comunità. Resta comunque attivo alla Casa della Comunità un ambulatorio territoriale per visite oculistiche.
Il costo complessivo dell’intervento strutturale ed impiantistico che ha trasformato nella sede di Oculistica gli spazi che dal 2009 erano stati riservati alla Residenza Trattamenti Intensivi della Psichiatria (struttura territoriale che a breve sarà essa stessa inaugurata nella nuova sede di Casa Basaglia) è stato di 240.000 €, comprensivi della ristrutturazione al piano terra, per gli ambulatori e le stanze di osservazione pre e post chirurgica, e dei lavori al blocco operatorio.
Per quanto concerne il piano terra, che consta di 2 postazioni di accettazione, 1 di segreteria, 4 ambulatori, 1 ambulatorio urgenze e 2 camere di accoglienza dotate di 5 posti ciascuna per la preparazione pre chirurgica e l'osservazione post chirurgica, oltre ad importanti adeguamenti impiantistici necessari per la nuova destinazione d’uso, che passa da spazi degenza a spazi ambulatoriali, sono state realizzate la nuova sala di attesa con servizi igienici dedicati, ed il riammodernamento generale (rifacimento finiture, serramenti e ritinteggiatura), per un costo di 80.000 € iva inclusa.
Una parte più consistente dei lavori hanno riguardato la realizzazione dell'ambulatorio chirurgico n. 5, situato nel blocco operatorio, con la necessaria manutenzione edile e elettrica del locale di preparazione pazienti, la sostituzione dell’unità di trattamento aria (UTA) ed interventi di sistemazione del locale dedicato al risveglio delle persone operate, con un costo totale di 160mila € iva inclusa.
Il 17 giugno scorso gli ambulatori oculistici ospedalieri hanno ripreso l’attività; sia operatoria nella sala day surgery del blocco con annessa camera per il risveglio dei pazienti; sia per prestazioni diagnostiche terapeutiche e visite, nella sede del piano terra in cui si trova anche l’ambulatorio urgenze per pazienti inviati da PS o da CAU; sia, infine, negli ambulatori oculistici ricavati nell’area Poliambulatoriale C dell’Ospedale dove si effettuano piccoli interventi ambulatoriali.
L’unità operativa di oculistica ha ad oggi una produzione annua di circa 1800 interventi in sala operatoria, 3000 prestazioni in urgenza da Pronto Soccorso, 17.000 prestazioni ambulatoriali. A regime, è atteso un miglioramento nella responsività ambulatoriale e di chirurgia programmata, con una conseguente riduzione dei tempi di attesa.