Presentato giovedì 27 giugno il piano di contenimento dei tempi di attesa dell’Ausl di Imola.
Alla conferenza stampa erano presenti i direttori generale, sanitario e assistenziale, dr. Andrea Rossi, dr. Andrea Neri, la responsabile unica dell’accesso dr.ssa Paola dal Pozzo e la dr.ssa Lucia Adele Zarabini della direzione medica di presidio ospedaliero.
Come noto la Regione Emilia-Romagnaha messo in campo trenta milioni di euro per abbattere le liste d’attesa su tutto il territorio regionale già a partire dal 2024. E per assicurare, sempre nell’anno, un milione di prestazioni in più, incrementando del 20% il numero di visite ed esami diagnostici monitorati dal Piano regionale di governo delle liste d'attesa.
Un Piano straordinario voluto dalla Giunta Regionale che ciascuna Azienda ha declinato localmente, ma seguendo puntualmente i principi della DGR 620/24.
Il primo punto riguarda la soddisfazione del fabbisogno del territorio attraverso un piano straordinario di produzione, ossia un incremento dell’offerta, ma anche attraverso una semplificazione della stessa e la garanzia di prenotabilità, a CUP, delle prestazioni.
Apertura continua delle agende e, laddove non sia possibile una risposta immediata,presa in carico della prenotazionenelle così dette Preliste, in cui si registrano le risposte inevase con smaltimento in ordine cronologico, per sgravare il cittadino dall’onere di ricontattare i servizi di prenotazione.
L’Azienda USL di Imola, ha previsto al momento una prelista, già attiva, per 6 prestazioni:
visita antalgica priorità B, visita fisiatrica priorità B, visita nefrologica priorità B; diagnostiche digastroscopia e colonscopia con priorità D e visita diabetologica con priorità D. Per tutte le altre prestazioni, la prelista sarà attivata eccezionalmente, qualora non ci
sia disponibilità di prenotazione.
Presa in carico prenotativa , quindi, ma anche, ed è questa la seconda colonna portante del piano, lapresa in carico prescrittivadello specialista, tenuto a prescrivere direttamente approfondimenti e completamenti diagnostici, controlli, follow up, terapie, etc e lapresa in carico assistenziale, sia da parte dei medici di medicina generale che degli specialisti e, in particolare per i cronici, di entrambi questi professionisti che devono poter co-gestire il paziente, nel prossimo futuro anche con il supporto dei sistemi di telemedicina.
Il terzo elemento è quello dell’appropriatezza, garanzia di equità del servizio sanitario pubblico: deve essere garantita la prestazione giusta, alla persona giusta, in tempi corretti.
Il consumismo sanitario di prestazioni non necessarie, e talora dannose, toglie risorse per gli effettivi bisogni di salute e per il mantenimento di tempi di attesa adeguati per i reali bisogni di salute.
Per questo sono stati e saranno sviluppati e condivisi protocolli di appropriatezza prescrittiva (vedi slide) che facilitano l’aderenza del medico alle regole ed ai profili prescrittivi definiti dalla letteratura scientifica e ai percorsi diagnostico-terapeutici, e saranno attivati sistemi incentivanti l’appropriatezza prescrittiva. Anche il supporto ICT è fondamentale, fornendo ausili alla prescrizione, percorsi condizionati e monitoraggio appropriatezza.
Il piano di produzione dell’Ausl di Imola
Entrando nello specifico dell’Azienda USL di Imola, il piano di produzione di specialistica 2024 prevede unaumento dell’offerta del 18% per le visite e del 14% per la diagnostica, per un totale di 311.350 prestazioni e per un valore economico di oltre 1 milione di euro, da finanziamento regionale (dettagli nelle slide allegate).
Il 20% dell’incremento è garantito dall’incremento del personale, il 7% da prestazioni aggiuntive che l’Azienda acquista dai propri professionisti in libera professione (la cosidetta similalp), il 73% è acquistato da privato accreditato.
L’aumento di offerta è già attivo da alcuni mesi e i risultati migliorativi sui tempi di attesa sono già evidenti