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Monkeypox, MPX o vaiolo delle scimmie

Il Mpox, noto anche come Monkeypox, MPX o vaiolo delle scimmie, è causato da un virus che appartiene al genere Orthopoxvirus. Il virus è diverso da quello che, prima della sua eradicazione mondiale nel 1980, causava il vaiolo nell’uomo, ma appartiene allo stesso genere Orthopoxvirus. Per questo le persone vaccinate nel passato contro il vaiolo conservano ancora una buona protezione anche contro il vaiolo delle scimmie. La vaccinazione contro il vaiolo, in Italia e nella maggior parte dei Paesi, è cessata nel 1981.
Riscontri epidemiologici, virologici e zoonotici evidenziano che il mpox si divide in due ceppi, il clade I e il clade II. Il clade I si è dimostrato più virulento rispetto al clade II. Il 14 agosto 2024 l’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) ha nuovamente dichiarato Mpox una "emergenza di salute pubblica internazionale" (PHEIC- Puclic Emergency of International Concern).

Sintomi 

I sintomi di solito comprendono febbre, mal di testa intenso, dolori muscolari, mal di schiena e debolezza. In genere durano da 2 a 4 settimane e scompaiono da soli senza trattamento. I sintomi possono comparire a una distanza di 5 - 21 giorni dal momento del contagio, tipicamente compaiono dopo 6 - 13 giorni.

Segni visibili
 
I segni più frequenti sono linfonodi ingrossati nel collo o nell’inguine ed eruzioni della pelle (papule, vescicole, pustole) che di solito compaiono entro tre giorni dalla febbre. Le lesioni possono essere piatte o leggermente rialzate, piene di liquido limpido o giallastro, e possono formare croste, seccarsi e cadere. Le eruzioni tipicamente compaiono su viso, palmi delle mani e piante dei piedi, ma possono anche trovarsi sulla bocca, sugli occhi o attorno ai genitali o diffondersi ad altre parti del corpo

Trasmissione

Il virus si può trasmettere attraverso gli animali (zoonosi) o da persona a persona

Zoonosi
 Il mpox virus si può trasmettere attraverso morsi e graffi di animali infetti, o tramite il contatto di fluidi di quest’ultimi; anche un consumo di selvaggina cruda o poco cotta può trasmettere il virus. Questo tipo di trasmissione AVVIENE SOLO in quelle zone geografiche dove il virus circola tra gli animali selvatici

Trasmissione da persona a persona
 
Nella trasmissione da persona a persona ci sono vari metodiche con le quali il virus può infettarci:
CONTATTO DIRETTO. Si ritiene che la trasmissione del virus avvenga principalmente attraverso il contatto diretto con piaghe, croste o fluidi corporei infetti, come sangue e pus delle ferite. Nella quasi totalità dei casi la trasmissione avviene da persone già sintomatiche; tuttavia, alcune persone possono diffondere il virus 1-4 giorni prima della comparsa dei sintomi.
CONTATTO INDIRETTO TRAMITE FOMITI (oggetti inanimati). La trasmissione può avvenire anche attraverso il contatto con materiali o oggetti inanimati contaminati. Questo tipo di modalità è proprio degli ambienti domestici o dei luoghi di cura del paziente e può avvenire con la condivisione di indumenti o biancheria contaminati da materiale infetto proveniente da fluidi corporei o pus delle lesioni.
SECREZIONI RESPIRATORIE. Durante il periodo di contagiosità il paziente può emettere delle goccioline di saliva (droplets)che viaggiano a distanza

 

Se ho già avuto l’infezione? 
Pazienti con il mpox tendono a sviluppare una sintomatologia più lieve se hanno già avuto precedentemente l’infezione o sono stati vaccinati. Una precedente infezione mpox rende la durata della malattia più breve, meno dolorsa, con meno lesioni cutanee.

Cosa fare in caso di sintomi 
Chiunque abbia sintomi riconducibili deve contattare immediatamente il proprio medico. Il Ministero della Salute ha previsto l’auto-isolamento per le persone che sospettano di aver contratto il virus e per chi risulta positivo al tampone per la ricerca del virus, fino alla completa guarigione da sintomi e delle eruzioni della pelle.
Se la casa è abitata da altre persone, è raccomandato isolarsi in una stanza o in un’area separata della casa, lontano da altre persone e animali domestici.
Nel caso di ciò non fosse possibile:
·Le lesioni cutanee vanno coperte il più possibile (pantaloni lunghi, maglie a manica lunga) per minimizzare il più possibile il contatto con le lesioni.
·Evitare di condividere con altri abiti, asciugamani, cibo, utensili o le mascherine facciali usate.
·Dovrebbero indossare una mascherina ben aderente quando sono in presenza di altre persone, anche se non sono presenti sintomi respiratori. Idealmente, anche i membri della famiglia dovrebbero indossare una mascherina quando sono in presenza del malato.
·I membri della famiglia che prestano assistenza ai pazienti con mpox devono utilizzare guanti monouso per il contatto diretto con le lesioni. I guanti devono essere smaltiti dopo l'uso, seguiti dall'igiene delle mani con gel idroalcolico o, se visibilmente sporchi, con acqua e sapone.
È necessario prestare attenzione quando si maneggia la biancheria sporca per evitare il contatto diretto con il materiale contaminato. La biancheria sporca non deve essere scossa o maneggiata in altro modo che possa disperdere le particelle infettive. La biancheria può essere lavata in una normale lavatrice con acqua e detersivo.

Prevenzione 
Puoi proteggere te stesso e gli altri:
·Evita contatti fisici, faccia a faccia e rapporti sessuali con chiunque abbia sintomi
·Lavati spesso le mani. Lavati spesso le mani con acqua e sapone o usa un disinfettante per le mani a base di alcol, soprattutto prima di mangiare o toccarti il viso e dopo aver usato il bagno. Lavarsi le mani è uno dei modi migliori per proteggere te, la tua famiglia e i tuoi amici dalle malattie.
·Monitora la tua salute, fai attenzione alla comparsa dei sintomi
·In caso di sintomi, avvisa il tuo medico e mettiti in isolamento

Terapia
Esistono farmaci antivirali che possono essere utilizzati se il medico lo ritiene necessario, in particolare per persone con minori difese immunitarie.

Vaccino 
Chi è già vaccinato contro il vaiolo potrebbe avere ancora una protezione contro il virus. Tale vaccino non è più disponibile in quanto, grazie alla vaccinazione la malattia non è più presente dal 1980. Esiste un vaccino di recente produzione, autorizzato contro il vaiolo delle scimmie, la cui disponibilità è ancora limitata, ma la cui somministrazione è già iniziata nelle persone con comportamenti a rischio elevato, al fine di proteggerle e cercare di fermare l’epidemia prima di una maggiore possibile diffusione.
Al momento, la modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l’efficacia delle misure non-farmacologiche fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa.
Tenuto conto dell’attuale scenario epidemico e della limitata disponibilità di dosi, la vaccinazione, viene offerta attualmente come profilassi pre-esposizione, a partire dai 18 anni di età, a:
personale di laboratorio con possibile esposizione direttapersone ad alto rischio di contagio e ad alto rischio di complicanze gravi individuati presso centri specialistici. NON è al momento disponibile la prenotazione diretta del vaccino da parte dei cittadini.
Per le persone ad alto rischio di contagio le figure di riferimento per la valutazione dell’eventuale eleggibilità alla vaccinazione sono l’infettivologo e/o il venerologo. Essi possono utilizzare gli indicatori di comportamento ad alto rischio, utilizzati anche per l’idoneità alla profilassi PrEP HIV ed applicabili, eventualmente, anche in presenza di infezione da HIV.

I criteri di rischio sono:
Storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali partecipazione a eventi di sesso di gruppo storia di infezione sessualmente trasmessa nell’ultimo anno partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune abitudine al consumo di droghe chimiche durante i rapporti sessuali (chemsex). Da quanto sopra riportato il reclutamento dei soggetti a cui offrire la vaccinazione viene eseguito attraverso i centri specializzati attraverso un accurato counseling dei soggetti con comportamenti ad alto rischio.

L'elenco dei centri PrEP è consultabile al seguente indirizzo: https://www.helpaids.it/dove

Valutazione del rischio per la popolazione europea secondo ECDC Al 16 agosto 2024, l’ECDC ha stimato che, in UE:
·per la popolazione generale, in caso di importazioni sporadiche di mpox, il rischio complessivo è attualmente valutato basso (molto bassa la probabilità di infezione).
·Per i contatti stretti di casi possibili o confermati importati la probabilità d’infezione è valutata elevata ma con una bassa gravità stimata della malattia, pertanto il rischio complessivo è moderato (in quest’ultimo caso contattare prendere contatti con un centro di Infezioni trasmesse sessualmente o un centro infettivologico)

 

Responsabile:

Dr.ssa Carolina Ianuale
(facente funzioni)

Referente: 
dott. Francesco De Dominicis

 
Informazioni

UO Igiene e Sanità pubblica
 
Numero verde gratuito
800 033033

Servizio sanitario regionale
tutti i giorni feriali
dalle 8,30 alle 17,30
il sabato dalle 8,30 alle 13,30

oppure
il portale del Servizio sanitario regionale:
www.saluter.it
email: infosaluter@saluter.it

o il sito del Ministero degli Esteri:
www.viaggiaresicuri.it

 
Ultimo aggiornamento pagina:
18 Settembre 2024
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