Per effettuare l'emodialisi è necessario eseguire, un semplice intervento chirurgico nel braccio, che consiste nel collegare una arteria ad una vena, in modo che la parete della vena si irrobustisca e permetta il posizionamento di due aghi ad ogni seduta dialitica
Questo collegamento tra arteria e vena si chiama FISTOLA
L'intervento in anestesia locale si esegue, almeno un mese prima di iniziare la terapia emodialitica, avviene in regime di ricovero, si trascorre una notte nel reparto di chirurgia.
Al termine dell'intervento viene posizionato un "reggibraccio" per immobilizzare l'arto da mantenere fino alla rimozione dei punti di sutura che vengono rimossi dopo circa 7-8 giorni dall'intervento presso il nostro ambulatorio.
La fistola può essere fatta anche con materiali artificiali in questo caso si parla di protesi.
La protesi è un tubo morbido, resistente, sintetico che collega un'arteria a una vena. È messa sotto la pelle del braccio, come una vena naturale.
Viene fatta nel caso in cui le vene siano troppo piccole o deboli per permettere di creare una fistola.
Il sangue del paziente scorre attraverso questo tubo, che si comporta come una vena vera e propria.
A volte è necessario eseguire l'emodialisi urgentemente e non c'è tempo per creare una fistola.
In questi casi una cannula, chiamata catetere, viene inserita in una grossa vena del corpo che può essere nel collo (la vena giugulare), dietro la clavicola (vena succlavia) o nell'inguine (vena femorale).
Questi cateteri possono essere lasciati per periodi variabili, temporaneamente o definitivamente.
La FISTOLA ed il CATETERE VENOSO sono definiti ACCESSI VASCOLARI e consentono di prelevare il sangue dall'organismo per permetterne la depurazione.
La fistola è estremamente importante per la dialisi. Dopo che la piccola ferita provocata dall'intervento si è completamente rimarginata, è possibile fare il bagno o la doccia. Si può usare il braccio per svolgere le normali attività quotidiane (lavarsi, vestirsi, lavorare...).
Altri suggerimenti:
Al termine della terapia dialitica l'infermiere esegue una medicazione nel punto dove sono stati posizionati gli aghi applicando cerotti o bendaggio compressivo:
Eventuale sanguinamento alla rimozione della medicazione va riferita agli infermieri del centro dialisi, è consigliabile di tenere al domicilio una scorta di cerotti e tamponi.
Se avete un catetere in vena succlavia o giugulare o femorale:
Riferisci all'infermiere o al medico se il catetere ti provoca qualche disturbo.
Nel nostro centro dialisi ci sono due ampi spogliatoi a disposizione dei pazienti uno per gli uomini ed uno per le donne.
Nello spogliatoio troverete degli armadietti che servono per lasciare gli abiti. Qui vi potete cambiare e indossare il pigiama o un altro indumento comodo.
È CONSIGLIATO NON UTILIZZARE GLI STESSI INDUMENTI A CASA E IN OSPEDALE.
SAREBBE BUONA NORMA AVERE UNA PICCOLA BORSA O ZAINETTO DOVE TRASPORTARE LE CIABATTE, IL PIGIAMA O ALTRO INDUMENTO PULITO DA INDOSSARE SOLO PER LA DIALISI.
Dopo la dialisi gli armadietti devono essere lasciati liberi per i pazienti del turno successivo e per permettere al personale di effettuarne la pulizia.
Non lasciare oggetti di valore negli armadietti.
C'è chi legge, chi ascolta la radio, chi guarda la tv, chi parla con il vicino di letto.
Viene servito un spuntino leggero a base di grissini, biscotti o panino a scelta.
Si può bere caffè, thè, acqua o limonata.
Come sapete, la dialisi non sostituisce del tutto la funzione del rene, perciò appena terminata la dialisi le scorie e i liquidi ricominciano ad accumularsi nell'organismo.
Durante la dialisi oltre le sostanze tossiche vengono sottratti anche i liquidi in eccesso fino a raggiungere un peso ideale o peso SECCO.
Se questa sottrazione è troppo brusca o in quantità troppo elevata, potrebbe provocare un abbassamento della pressione, ma se la sottrazione avviene in maniera dolce non si ha, normalmente, alcun disturbo.
È consigliabile quindi che tra una dialisi e l'altra si debba stare attenti a non ingerire molta acqua e bevande che aumenterebbero di molto il peso costringendo ad una sottrazione eccessiva di liquidi in dialisi.
Cibi poco salati aiuteranno ad avere meno sete.
Una grande sottrazione di liquidi con la dialisi provoca un notevole aumento della sete.
Altre importanti regole di igiene alimentare prevedono di limitare l'introduzione di alimenti ad elevati contenuto di POTASSIO e FOSFORO.