Durante l'adolescenza è frequente vivere intensi rapporti d'amicizia con coetanei dello stesso sesso, che a volte possono assumere una connotazione di carattere sessuale.
Questi sentimenti possono far parte di un normale percorso di sviluppo e sono tipici di quest'età.
La scelta tra omosessualità ed eterosessualità si realizza generalmente nella prima età adulta: solo allora ci si può definire omosessuali o eterosessuali.
L'omosessualità è ancora oggetto di valutazioni morali negative: è considerata da alcuni un comportamento contro natura.
Per molto tempo è stata considerata una malattia, una deviazione.
In realtà gli omosessuali sono persone la cui vita sessuale ed affettiva ha valore e dignità pari a quella di tutti gli altri.
E' importante che chi vive la scelta omosessuale riesca ad accettarsi, essendo consapevole delle difficoltà che può comportare a livello sociale.
Non essendo una malattia, per l'omosessualità non ha senso parlare di guarigione.
Mentre l'omosessualità è l'orientamento sessuale e affettivo verso persone del proprio sesso, il transessualismo è una condizione di grave disagio psicologico (classificata tra i disturbi dell'identità di genere) che consiste nel non sentirsi appartenenti al proprio sesso biologico.
Le caratteristiche fisiche e sessuali sono vissute come estranee e progressivamente i comportamenti, l'abbigliamento e le attività della vita quotidiana divengono quelle dell'altro sesso.
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