Che cos'è la meningite meningococcica?
È una malattia infettiva contagiosa, causata da un batterio: il meningococco. Il vaccino protegge da alcuni gruppi di meningococco, ma non dal sierogruppo B, che è responsabile di un'elevata percentuale di casi.
La malattia si manifesta all'improvviso con febbre, forte mal di testa, nausea, spesso vomito, rigidità della nuca. Evolve di
solito verso la guarigione dopo adeguata terapia antibiotica, ma può essere letale nel 10-15% dei casi. Si trasmette soprattutto in luoghi chiusi e sovraffollati, per contatto diretto tra persona ammalata o portatrice e persona sana, attraverso goccioline emesse con gli starnuti o i colpi di tosse.
Epidemie si possono verificare in tutto il mondo, ma l'area dove la malattia è più frequente è l'Africa sub sahariana.
Il rischio per i viaggiatori
Il rischio di meningite meningococcica per i viaggiatori, anche se diretti verso Paesi ad alto rischio, è comunque da considerarsi basso (0,04 casi per 100.000 viaggiatori); la vaccinazione va comunque considerata se ci sono epidemie in atto e sono previsti stretti contatti con la popolazione locale.
La vaccinazione antimeningococcica
È una vaccinazione che conferisce immunità contro la meningite causata da meningococco dei gruppi A, C, Y e W.
La vaccinazione è consigliata soprattutto a quei viaggiatori che prevedono di trascorrere lunghi periodi a stretto contatto con la popolazione locale nei Paesi ad alto rischio.
È obbligatoria per i pellegrini che si recano alla Mecca in Arabia Saudita.
La vaccinazione consiste in una iniezione sottocutanea nella regione deltoidea (parte alta del braccio); una singola dose protegge dopo 1 - 2 settimane ed è efficace per tre anni. Di rado si possono verificare lievi reazioni nella sede di iniezione (arrossamento) e/o febbre transitoria.
Le controindicazioni alla vaccinazione sono: malattie febbrili in atto, allergie a componenti del vaccino.