COS'E' LA FEBBRE
La febbre è l'aumento della temperatura corporea oltre i limiti di normalità che sono convenzionalmente fissati in 37.5° C per la temperatura ascellare o inguinale e in 38° C per la temperatura rettale.
La temperatura corporea varia da persona a persona, durante l'arco della giornata (è più alta nel pomeriggio) e può essere normalmente più elevata in alcune occasioni. durante il sonno, subito dopo i pasti, dopo uno sforzo, in caso di riscaldamento eccessivo dell'ambiente.
La febbre rappresenta una reazione di difesa dell'organismo all'attacco dei microbi, non è in sé una malattia e in parte serve a proteggere l'organismo.
La grande maggioranza delle febbri tra il 2° e il 6° anno di vita sono causate da malattie virali delle prime vie aeree e dell'intestino e si risolvono da sole mediamente in 3 giorni.
COME SI MISURA
La misurazione ascellare va effettuata usando un termometro a bulbo allungato; la temperatura ascellare è normale fino a 37.5° C.
La misurazione rettale va effettuata utilizzando un termometro piccolo, prismatico, a bulbo arrotondato; la temperatura rettale è normale fino a 38° C.
COSA FARE
Se il vostro bambino ha la febbre dedicatevi a lui, consolatelo, giocate con lui e tenete sotto osservazione il suo comportamento:
QUANDO LE MEDICINE
Usate farmaci per abbassare la febbre:
QUALI MEDICINE
Il farmaco più usato per abbassare la febbre nei bambini è il paracetamolo (nomi commerciali Acetamol, Efferalgan, Panadol, Puernol, Tachipirina, ecc.). Questo farmaco può essere anche usato come antidolorifico. Si somministra, quando è possibile per bocca: in gocce, in sciroppo, in bustine o in compresse. La dose è di 10-15 milligrammi ogni Kg di peso. ogni volta.
ESEMPI DI UNA SINGOLA DOSE DI TACHIPIRINA
Questa dose si può ripetere dopo 4-6 ore, se la febbre si mantiene elevata o ritorna elevata.
Occorre ricordare che il farmaco inizia la sua azione dopo mezz'ora/un'ora.
QUANDO CONSULTARE IL PROPRIO PEDIATRA
QUANDO E' NECESSARIA UNA VISITA URGENTE
COS'E' IL VOMITO
Per vomito si intende una emissione abbondante del contenuto gastrico.
Il rigurgito del lattante è invece un'emissione di una piccola quantità di latte dopo la poppata che non riveste significato patologico.
COSA FARE
Il vomito isolato, in assenza di altri sintomi, non richiede alcun trattamento.
Se si tratta di vomito ripetuto, somministrare liquidi (acqua, tè, camomilla zuccherata e fredda) a dosi inizialmente piccole e ravvicinate (1 cucchiaino ogni 5 minuti è il metodo migliore).
QUANDO CONSULTARE IL PROPRIO PEDIATRA
Il consulto non è necessario nel caso di vomito isolato.
E' opportuno consulatre il Pediatra quando il bambino:
QUANDO E' NECESSARIA UNA VISITA URGENTE
E' necessaria una visita urgente se:
COS'E' LA DIARREA
La diarrea è l'emissione di feci liquide, eventualmente maleodoranti e con muco, con una frequenza maggiore del solito.
COSA FARE
E' indispensabile somministrare liquidi per compensare le perdite utilizzando acqua, tè o soluzioni reidratanti. Infatti, nel bambino, in modo particolare al di sotto dei 2 anni, la diarrea può provocare uno stato di disidratazione dovuta all'eccessiva eliminazione di acqua e sali. Se è presente vomito o nausea la soluzione deve essere somministrata molto lentamente e frequentemente (a cucchiaino e a piccoli sorsi), fresca e non fredda: assicurarsi comunque che il bambino ne beva a sufficienza. Se il bambino non gradisce la soluzione si può aggiungere saccarina.
Di norma non sono necessari farmaci e non è necessario sospendere la normale alimentazione.
QUANDO CONSULTARE IL PROPRIO PEDIATRA
QUANDO E' NECESSARIO UNA VISITA URGENTE
Infezioni come raffreddore, laringite, tracheite, otite, bronchite, sono la causa più frequente di malattia del bambino, particolarmente se frequenta la comunità (asilo nido, scuola materna, ecc.), in quanto si tratta di forme contagiose, all'inizio di solito virali, che si trasmettono molto facilmente da un soggetto all'altro.
Cominciano solitamente con febbre, seguita da produzione di muco e catarro, che dura 7-10 giorni. E' molto importante mantenere il nasino pulito, asportando le secrezioni diverse volte al dì, rendendole più fluide con la somministrazione di soluzione fisiologica.
E' bene consulatre il proprio Pediatra se i sintomi sono particolarmente importanti o durano a lungo senza miglioramento o se ricompare la febbre dopo alcuni giorni.
COS'E' L'OTALGIA
Per otalgia si intende dolore all'orecchio. Si può sospettare otalgia quando, in corso di raffreddore o di sintomi influenzali, un lattante piange all'improvviso o in modo inconsolabile, oppure quando un bambino più grandicello riferisce dolore ad una o ad entrambe le orecchie.
Si tratta di una evenienza molto comune nei primi anni di vita, che nella maggior parte dei casi disturba il bambino solo per qualche ora e che a volte si risolve anche spontaneamente.
COSA FARE?
Per alleviare il dolore è utile dare al bambino un farmaco analgesico a base di paracetamolo, alla dose di 10-15 milligrammi per chilo di peso corporeo, preferibilmente per bocca (es: Tachipirina, Efferalgan, cioè i farmaci consigliati anche in caso di febbre).
Inoltre è molto utile rimuovere, ripetutamente e in maniera accurata, le secrezioni nasali con lavaggi di soluzione fisiologica, applicata direttamente nelle narici o per mezzo di apparecchio per aereosol.
In genere non è necessario instillare nell'orecchio delle gocce medicinali.
QUANDO CONSULTARE IL PROPRIO PEDIATRA
Consultare il proprio Pediatra se il dolore persiste dopo 2 ore dalla somministrazione del farnaco.
Il bambino va portato al Pronto Soccorso dell'Ospedale solo in presenza di segni di pericolo.