Il Pronto Soccorso dell’Ospedale S. Maria della Scaletta di Imola ha una équipe formata da 21 medici, 1 coordinatore infermieristico, 43 infermieri, 14 operatori socio sanitari e 19 autisti di mezzi di emergenza e serve l’intero territorio del Circondario imolese, che conta circa 133mila abitanti. Il triage è unico per Pronto Soccorso generale, ginecologico, ortopedico e pediatrico, ma sono organizzati percorsi di invio diretto ai settori specialisti post triage.
Dal 20 ottobre 2021 sono state recepite le Linee di indirizzo per il triage nei Pronto soccorso dell’Emilia-Romagna, che, tra le principali novità, introducono 5 codici di priorità ed un nuovo sistema di triage che tiene conto, nella attribuzione del codice colore, non solo del livello di criticità del paziente, ma anche della complessità clinico-organizzativa e dell’impegno assistenziale necessari per attivare il percorso di presa in carico, in modo da ottimizzare il flusso dei pazienti e migliorarne l’esperienza.
L’adozione di questo nuovo sistema di triage, coerente con le Linee di indirizzo nazionali, si ispira a un modello di approccio globale alla persona e ai suoi familiari, e consentirà un uso ancora più appropriato delle risorse umane e strumentali, in base alla complessità dei casi e la piena attuazione di soluzioni organizzative o di percorsi specifici, per individuare sempre più correttamente la priorità d’accesso alle cure e indirizzare il paziente verso percorsi diagnostico-terapeutici sempre più appropriati.
I codici colore
Cinque i codici colore:
• rosso (per l’emergenza, richiede una valutazione immediata da parte dei sanitari)
• arancione (urgenza indifferibile, 15 minuti come tempo di attesa massimo per la presa in carico)
• azzurro (urgenza differibile, 60 minuti tempo d’attesa massimo)
• verde (urgenza minore, 120 minuti)
• bianco (non urgenza, 240 minuti).
Nella definizione della priorità l’infermiere del triage tiene conto del problema di salute principale, del livello di criticità, del rischio di evoluzione clinica peggiorativa e del percorso di cura più appropriato. Alla definizione del codice colore concorrono ulteriori fattori, quali il livello di dolore, l’età, il grado di fragilità e/o disabilità, particolarità organizzative e di contesto locale.
Si tratta di un processo dinamico, che implica rivalutazioni periodiche, poiché le condizioni cliniche dei pazienti in attesa di essere presi in carico dai medici possono migliorare o peggiorare, in modo da richiedere una rivisitazione del livello di priorità e/o del percorso di cura.
Dr. Rodolfo Ferrari
Roberta Minardi