Esci all'aperto nell'intervallo del mattino a scuola?
Esci all'aperto nell'intervallo del pomeriggio?
Da questa elaborazione osserviamo che i bambini dichiarano di non uscire mai al mattino il 61% dei frequentanti il tempo pieno e il 55% dei frequentanti il tempo parziale, che è prevalentemente un tempo mattutino con qualche rientro pomeridiano.
Fra i bambini frequentati il tempo pieno dichiarano di uscire al pomeriggio ogni giorno il 52% e 2 o 3 volte alla settimana il 39%.
Il 53% di bambini che frequentano il tempo parziale afferma di uscire il pomeriggio a scuola, questa possibilità è offerta dai rientri pomeridiani.
Non ci sono differenze significative fra i bambini di città o di paese.
Un posto per giocare a scuola
Come era prevedibile, gli spazi in cui si può fare movimento a scuola sono prevalentemente la palestra e il cortile scolastico. Nell'89% delle risposte la palestra viene utilizzata 1 ora sola alla settimana, il cortile ogni giorno nel 40% dei casi e 2 o 3 volte alla settimana nel 52%.
Il cortile in generale è percepito dagli alunni come un luogo adatto per giocare
Di solito dopo la scuola
Attività libere di movimento dopo scuola
I luoghi preferiti per effettuare attività motoria nel tempo non scolastico sono il cortile di casa o il parco.
Scelta che, stante la situazione generalizzata di allarme sociale e il timore nei confronti del traffico, risulta comprensibile per la fascia d'età della terza elementare.
Un posto dove giocare dopo la scuola
Un bambino su 5 dichiara di non avere un posto all'aperto adatto per giocare nel quartiere o nel paese dove abita.
L'elenco dei luoghi dove i bambini vanno a giocare, che non riportiamo in questa sede per ragioni di spazio, consente di immaginare una mappa degli spazi utilizzabili per il gioco libero, la cui stesura rappresenta un potenziale tema di sviluppo dell'indagine e di collaborazione con le scuole e i comuni.
Si tocca qui il tema dell'espropriazione degli spazi gioco liberi, subita dall'infanzia dagli anni Sessanta fino ad oggi e dell'occupazione dello spazio pubblico, che si è venuta progressivamente realizzando, ad opera dell'auto e dei servizi ad essa correlati.
Al gioco libero si sono sostituiti i corsi e l'attività sportiva organizzata.
Ciò è avvenuto parallelamente all'evolvere delle "paure sociali" e al timore per la pericolosità del traffico che, di fatto, riducono la possibilità dei bambini di fruire delle opportunità che il territorio offre loro.
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