Nel triennio di vigenza del presente Piano verrà ulteriormente sviluppata l‟integrazione tra la Pediatria di Comunità e la Pediatria di Libera Scelta, attraverso strategie di sostegno organizzativo e formativo finalizzate alla piena realizzazione della Unità Pediatrica di Cure Primarie, di dimensione distrettuale.
L‟Unità Pediatrica di Cure Primarie dovrà garantire il coordinamento professionale di tutti i Pediatri di Libera Scelta e divenire il principale interlocutore del Dipartimento delle Cure Primarie nella programmazione dell‟assistenza pediatrica territoriale e nel monitoraggio e nella valutazione delle attività, con particolare riferimento al miglioramento dell‟assistenza farmaceutica, dell‟accesso all‟assistenza di secondo livello e dell‟assistenza alle condizioni di cronicità nell‟infanzia.
opQuanto sopra in parallelo agli interventi di progressiva inclusione dei Pediatri di Libera Scelta nell‟ambito dei NCP territorialmente di riferimento, laddove possibile, a partire dalle sedi erogative delle Pediatrie di Gruppo, in modo tale da realizzare economie di scala e di scopo nell‟utilizzo delle risorse (spazi, tecnologie di supporto, risorse umane di supporto).
Sarà potenziato il ruolo della Pediatria di Comunità come facilitatore di processi e promotore di programmi e azioni, anche sperimentando nuove modalità perative per l‟attività vaccinale, garantendo comunque l‟organizzazione, l‟esecuzione e il monitoraggio degli interventi.
Nelle campagne vaccinali dovrà prevedersi un rafforzamento delle aree di autonomia e responsabilità della componente infermieristica (assistenti sanitarie) e delle sinergie fra i vari attori interni (Pediatria di Comunità, Sanità Pubblica, PLS), così come nelle attività di sorveglianza sanitaria-epidemiologica delle collettività scolastiche.
Sempre nell‟ottica di garantire una maggiore integrazione e coerenza degli interventi fra diversi attori, sarà sviluppata l‟attività di educazione sanitaria in particolare quella rivolta ai primi anni di vita del bambino (counseling alla famiglia), svolta da operatori medici e non medici (Obesità infantile, Campagna Genitori Più), con particolare attenzione alla popolazione immigrata.
Infine dovranno essere sviluppati gli interventi verso le fasce più deboli della popolazione infantile, in particolare per l‟assistenza ai bambini cronici, ivi compreso il sostegno al disagio psico-sociale e sociale di queste famiglie, in collaborazione con i Servizi Sociali del territorio.