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Bilanci

Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio 2013

Sostenibilità economica, finanziaria e patrimoniale

Sostenibilità economica

Risultato netto dell'esercizio e incidenza dei risultati della gestione caratteristica e non caratteristica sul risultato netto. L'andamento dei risultati d'esercizio nel triennio 2011-2013 evidenzia un decremento fino al completo azzeramento a decorrere dall'esercizio 2012 (Tabella 2.1).

 
 

Nel triennio 2011-2013 l'AUSL di Imola ha rispettato il vincolo di bilancio assegnato dal livello regionale e ministeriale. Fino al 2011 il rispetto dell'equilibrio di bilancio era garantito in presenza di un risultato d'esercizio pari al valore degli ammortamenti netti non finanziati relativamente ai beni pluriennali entrati in ammortamento fino a tutto il 31/12/2009 (per l'AUSL di Imola pari a 3,888 milioni di euro). A decorrere dall'esercizio 2012, in applicazione delle disposizioni contenute nel D.Lgs 118/2011 la condizione di equilibrio di bilancio è rispettata in presenza di una situazione di pareggio.
Il livello di finanziamento 2013 delle aziende sanitarie, assegnato in sede di programmazione con DGR 199/2013, ha risentito degli effetti dei tagli intervenuti con l'entrata in vigore delle manovre di governo 2012. Si fa riferimento alla L. 135/2012 (Spending Review) e alla L. 228/2012 (Legge di Stabilità 2013) che hanno ridotto il finanziamento regionale di circa 81 milioni di euro (-1,05%) rispetto al 2012 e di circa 149 milioni di euro (-1,93%) rispetto alla programmazione 2012 (DGR 653/2012). In confronto al 2011 e al 2012, che presentano un finanziamento a quota capitaria pressoché costante per effetto delle manovre sopracitate, nel 2013, l'AUSL di Imola ha subito una riduzione della quota capitaria di circa 4,4 milioni di euro. Considerato il difficile quadro economico-finanziario, l'AUSL di Imola ha impostato la propria attività impegnandosi nella realizzazione di azioni particolarmente sfidanti, con riferimento particolare a misure di contenimento della spesa e a un monitoraggio sistematico bimestrale dei costi di produzione e dell'andamento della gestione nel suo complesso. Importanti risultati sono stati ottenuti con riferimento al governo delle risorse umane, al contenimento della spesa farmaceutica territoriale, ai costi per prestazioni erogate da strutture private e pubbliche, al contenimento dei costi per beni e servizi.
L'AUSL di Imola, con un fondo di riequilibrio pressoché in linea con il 2012 e una riduzione della quota capitaria di oltre 4,4 milioni di euro, ha garantito il  pareggio di bilancio.
L'indicatore che segue è volto a misurare il contributo della gestione caratteristica e non caratteristica alla formazione del risultato d'esercizio, intendendosi per gestione caratteristica l'attività tipica di produzione sanitaria e per gestione non caratteristica l'attività che genera componenti di reddito finanziari, straordinari e le imposte.

 
 

Considerato che i risultati d'esercizio 2012 e 2013 evidenziano una situazione di pareggio di bilancio, i rapporti tra risultato della gestione caratteristica e risultati netto d'esercizio (pari a 0) esprimono un numero percentuale infinitesimo non rappresentabile in un grafico e tantomeno confrontabili con l'esercizio 2011. Pertanto l'indicatore viene espresso utilizzando il criterio già in uso nel 2012, come di seguito specificato: il contributo della gestione caratteristica viene indicato con +100% o -100% rispettivamente nei casi di risultato della gestione caratteristica positivo o negativo. Analogamente il contributo della gestione non caratteristica viene indicato con +100% o -100% rispettivamente nei casi di risultato della gestione non caratteristica positivo o negativo.
Dall'esame dell'indicatore (Grafico 2.2) è possibile esprimere le seguenti considerazioni: nel 2011 il risultato d'esercizio era pari a -3,885 milioni di euro determinato in via principale dal risultato della gestione caratteristica (-83%) e in via residuale dal risultato della gestione non caratteristica (-17%).
Nel 2012 il pareggio di bilancio è determinato dal contributo positivo della gestione caratteristica, evidenziando una buona performance. Nel 2013, anno particolarmente difficile e caratterizzato da una riduzione del finanziamento del FSN in applicazione delle manovre di governo 2012, il pareggio di bilancio è determinato dal contributo positivo della gestione non caratteristica derivante dal saldo positivo della gestione straordinaria (sopravvenienze e insussistenze dell'attivo e del passivo) e della gestione finanziaria (proventi e oneri finanziari).
In relazione a quest'ultimo aspetto è importante evidenziare che nel 2013 gli oneri finanziari hanno subito una consistente riduzione (-500 mila euro), in quanto l'azienda ha assicurato il pagamento dei debiti verso fornitori in applicazione delle disposizioni del DL 35/2013, riducendo i tempi di pagamento e conseguentemente anche gli oneri per interessi passivi verso fornitori.

 
Peso della perdita dell'AUSL di Imola in RER e performancedella gestione "tipica".

In Tabella 2.3 si sintetizzano due ulteriori indici comparativi di Bilancio, che mostrano:

  • il risultato netto d'esercizio dell'azienda in rapporto al risultato complessivo regionale, volto a misurare l'apporto della gestione aziendale alla performance complessiva del sistema regionale
  • l'incidenza del risultato della gestione caratteristica sulle risorse disponibili per la  produzione aziendale volto a misurare il grado di capacità dell'azienda di coprire i costi caratteristici della gestione con i relativi ricavi disponibili, che rappresentano le risorse a disposizione dell'azienda per lo svolgimento della propria attività tipica.
 
 

Nel Grafico 2.4 viene rappresentata l'incidenza del risultato d'esercizio dell'AUSL di Imola e l'incidenza del risultato d'esercizio complessivo delle aziende del gruppo di riferimento rispetto al risultato complessivo regionale.

 
 

Il confronto sui tre esercizi risulta difficile da effettuare in quanto, nell'esercizio 2011, l'indicatore in esame esprime l'incidenza del risultato aziendale e del gruppo di riferimento rispetto a un risultato complessivo regionale rappresentato da una perdita d'esercizio. A decorrere dal 2012 le aziende sanitarie della regione hanno chiuso i bilanci in condizioni di sostanziale pareggio, generando un risultato complessivo regionale positivo.
Nell'esercizio 2012 e 2013 l'AUSL di Imola, evidenziando una situazione di pareggio di bilancio, misura un'incidenza al risultato complessivo regionale pari a 0, mentre per quanto riguarda il gruppo di riferimento delle AUSL senza Azienda Ospedaliera sul territorio è possibile notare un contributo alla performance complessiva regionale pari al 52,3% nel 2012 e al 12,3% nel 2013.

 
Analisi per Fattori Produttivi

Gli indicatori che seguono analizzano i fattori produttivi impiegati nel processo produttivo dell'azienda e si propongono di misurare:

  • il grado di assorbimento delle risorse a disposizione, articolate per fattori produttivi impiegati nel processo di produzione rispetto ai ricavi disponibili
  • la composizione percentuale dei costi per fattori produttivi rispetto al consumo totale annuo aziendale.
 

In Tabella 2.5 si riporta l'incidenza dei vari fattori produttivi impiegati sui ricavi disponibili dell'azienda a confronto con la media regionale del gruppo di riferimento. Coerentemente a quanto verificatosi a livello regionale, nel triennio preso in esame, il costo del lavoro e dei servizi dell'AUSL di Imola evidenzia il maggior assorbimento di risorse disponibili.

 
 

Rispetto agli esercizi precedenti, nel 2013, l'AUSL di Imola evidenzia un aumento del grado di assorbimento dei ricavi disponibili per fattori produttivi impiegati nel processo produttivo aziendale, fenomeno che si riscontra anche a livello regionale le cui cause principali sono da ricercarsi, non tanto nell'aumento della spesa, ma nella riduzione dei contributi in conto esercizio per effetto dei minori finanziamenti da Fondo Sanitario 2013. Si esprimono le seguenti considerazioni sui fattori produttivi impiegati.

Beni di consumo. In continuità con gli esercizi precedenti, il grado di assorbimento dei ricavi disponibili per beni di consumo presenta un livello inferiore alla media regionale del gruppo di riferimento, evidenziando una buona performance. Rispetto all'esercizio 2012, nel 2013 l'AUSL di Imola ha risparmiato oltre 400 mila euro, merito delle azioni di contenimento della spesa e del costante monitoraggio dei costi effettuato nel 2013. I risparmi riguardano i beni sanitari, in particolare per farmaci ospedalieri in esito sia alla perdita di brevetto di alcuni prodotti, sia al costante impegno orientato al miglior rapporto costo/beneficio.

Beni strumentali. Nel triennio preso in esame, si evidenzia un trend in calo, determinato dal fatto che i Piani degli Investimenti 2011 e 2012 risultano quasi interamente finanziati da Contributi in Conto Capitale con la conseguenza che gli ammortamenti 2011 e 2012, derivanti dagli investimenti, sono stati per la maggior parte sterilizzati. Il 2013 risente degli effetti dell'applicazione delle disposizioni del D.Lgs 118/2011, con particolare riferimento al ricalcolo degli ammortamenti 2012 e precedenti con le nuove aliquote, più alte rispetto a quelle previste dalla normativa regionale in vigore fino al 2011. Il ricalcolo effettuato nel 2012 relativamente agli anni pregressi per effetto della contabilizzazione a Patrimonio Netto, in applicazione delle disposizioni ministeriali, non ha avuto impatto sul valore economico della voce Beni strumentali di competenza 2012, ad eccezione della quota di competenza dell'anno. Tale operazione ha fatto si che molti cespiti abbiano esaurito l'ammortamento nel 2012 o addirittura nel 2011, con benefici sul 2013.

Costo del lavoro. Nel triennio 2011 - 2013, l'incidenza percentuale del costo del lavoro si mantiene sopra alla media regionale, ma con l'evidenzia di un calo nel periodo 2011 e 2012.
Nel 2013 il grado di assorbimento dei ricavi disponibili per il costo del lavoro è costante al 2012, mentre la media del gruppo di riferimento evidenzia un incremento. L'AUSL di Imola ha, infatti, posto grande attenzione al governo delle risorse umane, applicando le disposizioni previste dall'art. 9 del DL 78/2011, con particolare riferimento alla rideterminazione dei fondi del personale, oltre a misure di contenimento alla spesa volte alla limitazione della copertura del turn over. Nel 2012 sono stati rispettati gli obiettivi di governo delle risorse umane previsti dalla DGR 653/2012 aventi ad oggetto "linee di programmazione 2012", con riferimento alla limitazione della copertura del turn over al 90% e alla riduzione della spesa per il personale di 1 punto percentuale rispetto alla spesa relativa al Bilancio di esercizio 2010. Nel 2013, nel rispetto delle linee di programmazione (DGR 199/2013), è stata effettuata una gestione rigorosa ed oculata degli organici volta a garantire il contenimento del turn over. La copertura dei posti vacanti è stata eseguita nel rispetto del piano assunzioni approvato dalla Regione, la spesa 2013 relativa ai rapporti di lavoro a tempo determinato è stata inferiore a quella del 2012, la spesa 2013 per i contratti di lavoro flessibile non finanziata da finanziamenti vincolati si è ridotta rispetto al 2012.

Servizi. L'andamento di questo indicatore, in analogia a quanto risulta a livello regionale, presenta un decremento del grado di assorbimento dei ricavi disponibili per servizi sanitari e non sanitari nel biennio 2011-2012 e un incremento nel 2013. Sui servizi sanitari sono concentrate le maggiori azioni di contenimento della spesa, anche se, nel 2013 il valore complessivo dei servizi sanitari evidenzia un incremento considerevole per effetto dei costi sostenuti per far fronte all'emergenza dei focolai di influenza aviaria nei comuni di Mordano e Imola, per circa 4,5 milioni di euro, che hanno riguardato l'allestimento dei cantieri, le squadre di lavoro dedicate all'abbattimento degli animali infetti, lo smaltimento di carcasse/uova/pollina/mangime e i costi di disinfezione. A fronte dell'emergenza, la Regione ha assegnato all'AUSL di Imola un finanziamento specifico a copertura dei costi sostenuti.
Nel triennio, continuano a evidenziarsi gli effetti delle misure di contenimento della spesa per servizi sanitari: la spesa farmaceutica ha subito una riduzione di circa 2,6 milioni di euro grazie all'abbassamento dei prezzi dei generici, alle scadenze brevettuali e alle azioni messe in campo dall'azienda sull'appropriatezza prescrittiva. I costi per prestazioni di degenza da ospedali privati si sono ridotti per circa 1,5 milioni di euro. Sui costi per servizi in convenzione sono stati realizzati risparmi per circa 1 milione di euro, in particolare per interventi legati all'area della Salute Mentale. I costi per Medici di Famiglia, Pediatri di libera scelta sono in diminuzione nel triennio di circa 600 mila euro.

Costi amministrativi e generali.
Dal 2012 i fattori produttivi in questione sono stati oggetto di una diversa contabilizzazione per applicare le nuove disposizioni del D.Lgs 118/2011 in ordine agli accantonamenti delle somme di parte corrente non utilizzate nell'esercizio di competenza, alla valutazione dello stato dei fondi per rischi ed oneri. Il 2013 evidenzia un aumento del grado di assorbimento per costi amministrativi e generali principalmente per incrementi da accantonamenti, vertenze in corso, manutenzioni cicliche, rischi connessi all'acquisto di prestazioni sanitarie da privato, franchigie assicurative, svalutazioni riguardanti i crediti per mobilità internazionale. In Tabella 2.6 si analizzano le stesse categorie di fattori produttivi dell'indicatore precedente rispetto al consumo totale delle risorse impiegate dall'azienda.

 
 

Analogamente all'indicatore precedente, nel periodo in esame, i costi per l'erogazione di servizi sanitari e i costi per il lavoro rappresentano la percentuale maggiore sul totale dei costi per fattori produttivi impiegati.

 
Fondo per la non autosufficienza (FRNA)

I ricavi del FRNA derivano dalle delibere di finanziamento regionale e dall'utilizzo delle risorse residue del 2012 e corrispondono al piano di utilizzo del FRNA, approvato dalla Giunta del Circondario, sul quale si approfondisce in Sezione 3 par. 3.2.1. La disponibilità del fondo è costituita da € 12.517.321 di contributi regionali, da € 760.558 di contributi derivanti dal Fondo Nazionale Non Autosufficienza e da € 1.267.197 di residui degli anni precedenti, oltre a € 29.474 per sopravvenienze attive e insussistenze del passivo ordinarie. Il Bilancio separato evidenzia per l'AUSL di Imola, nel 2013, una spesa complessiva per FRNA e FNA compreso le sopravvenienze passive pari a € 13.734.035.

 
 

Considerando le aree di intervento, la spesa risulta così distribuita.

FRNA per complessivi € 13.090.414 di cui € 16.381 per sopravvenienze passive:

  • 70,3% imputabile all'area "anziani";
  • 26,9% imputabile all'area "disabili";
  • 2,8% riguarda interventi trasversali per anziani e disabili.
 

FNA percomplessivi € 643.621, di cui:

  • 50,7% imputabile all'area "anziani";  
  • 34,7% imputabile all'area "disabili";
  • 8,8% riguarda interventi trasversali per anziani e disabili.
 

Sostenibilità finanziaria

Gli indicatori che seguono esprimono la dinamica finanziaria dell'azienda, attraverso la rappresentazione sintetica delle entrate e delle uscite dei mezzi monetari intervenuti nel periodo e i tempi medi di pagamento dei debiti verso i fornitori. Il primo indicatore si desume dallo schema del Rendiconto di Liquidità, attraverso una rappresentazione sintetica dei risultati delle varie gestioni (Figura 2.8). Considerato che il D.Lgs 118/2011 ha modificato lo schema di Rendiconto finanziario al fine di esprimere un confronto omogeneo dei dati nel triennio preso a riferimento, si è proceduto a una riclassificazione dell'esercizio 2012 e 2013 secondo quanto previsto dallo schema di bilancio regionale adottato nell'esercizio 2011.

 
 

L'andamento negli esercizi rappresenta una situazione di carenza di liquidità nel biennio 2011 e 2012, mentre nel 2013 risulta un evidente miglioramento determinato dall'erogazione di contributi per ripiano perdite. Di seguito si esprime un commento sui singoli flussi.
Il valore negativo delle disponibilità liquide iniziali e finali è determinato dall'anticipazione di tesoreria a cui l'azienda ricorre per far fronte al pagamento di debiti verso fornitori.
Il risultato negativo della gestione corrente, pari a 15,053 milioni di euro, è determinato dal saldo tra il flusso di Capitale Circolante Netto (CCN) di gestione corrente pari a 4,903 milioni di euro e il saldo delle variazioni dei crediti, debiti, rimanenze, ratei e risconti pari a -19,955 milioni di euro. Il flusso di CCN di gestione corrente è costituito da costi e ricavi non monetari, ossia a costi e ricavi che pur incidendo sul risultato economico di esercizio non danno origine a esborsi o introiti monetari. Si tratta in particolare:

  • del risultato d'esercizio pari a 0, in quanto l'azienda ha rispettato il vincolo del pareggio di bilancio, così come definito nella DGR 199/2013 avente ad oggetto "Linee di programmazione e finanziamento delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale per l'anno 2013";
  • degli ammortamenti pari a 7,697 milioni di euro (+);
  • degli utilizzi di contributi in conto capitale e fondi riserva pari a 4,348 milioni di euro; sono determinati dalle sterilizzazioni degli ammortamenti (-);
  • dei fondi per premio operosità medici SUMAI, per rischi ed oneri futuri e fondi svalutazione crediti; sono rappresentati dagli accantonamenti di competenza 2013 al netto degli utilizzi effettuati nel 2013 e presentano complessivamente un valore di 1,552 milioni di euro (+).
 

I debiti evidenziano una diminuzione di circa 22,788 milioni di euro (-). Nel 2013, in applicazione del DL 35/2013 la Regione Emilia Romagna ha assicurato la liquidità per il pagamento dei debiti pregressi al 31/12/2012 degli enti del Servizio Sanitario Regionale. L'AUSL di Imola ha ricevuto finanziamenti per circa 19 milioni di euro (9,996 milioni di euro assegnati con DGR 955/2013 e 8,906 assegnati con DGR 1532/2013) che sono stati utilizzati per pagare i debiti per fornitori di beni e servizi e conseguentemente sono stati ridotti i tempi di pagamento che da 240 giorni al 31/12/2012 sono passati  a 90 giorni al 31/12/2013.
I crediti evidenziano una variazione positiva di 2,692 milioni di euro (+) e riguardano principalmente crediti verso la Regione E-R e crediti verso aziende sanitarie della Regione.
Il risultato della gestione extracorrente è determinato come saldo dei risultati della gestione degli investimenti e dei finanziamenti rispettivamente pari a -4,696 milioni di euro e 712 mila euro e riflette principalmente operazioni legate all'applicazione dei piani investimenti dell'AUSL di Imola.
I contributi ripiano perdite ammontano a 20,616 milioni di euro. Tale flusso è da leggere in correlazione alla variazione dei debiti di cui sopra. Si tratta di contributi per ripiani perdite esercizi pregressi, assegnati e incassati nel corso del 2013 per circa 19 milioni di euro (9,996 milioni di euro assegnati con DGR 955/2013 e 8,906 assegnati con DGR 1532/2013), che hanno consentito di ripianare perdite portate a nuovo dall'esercizio 2001 al 2005. Tale liquidità ha consentito di pagare i fornitori e di ridurre i tempi di pagamento. Nel 2013 sono stati assegnati ulteriori contributi per ripiani perdite per la copertura di perdite pregresse derivanti da ammortamenti anni 2001 e 2011 per 1,714 milioni di euro come da DGR 2137/2013 avente ad oggetto "Provvedimenti in ordine al finanziamento sanitario corrente per l'anno 2013 in applicazione dell'art.20, comma 2, lett. A del D.Lgs 118/2011".
In Tabella 2.9 si riportano i tempi medi di pagamento delle principali categorie di fornitori.  L'indicatore va letto in correlazione con quello precedente che esprime la dinamica finanziaria dell'azienda e le cause che hanno portato a generare più o meno risorse nei periodi presi in esame. I tempi medi di pagamento evidenziano un andamento decrescente nel triennio 2011-2013, con particolare evidenza nel 2013, in quanto, grazie alle rimesse straordinarie erogate dalla Regione nel 2013, in applicazione delle disposizioni del DL 35/2013, è stato possibile ridurre i tempi di pagamento dei fornitori per beni e servizi passando da 240 giorni a 90 giorni.

 
 

Sostenibilità patrimoniale

Gli indicatori che seguono sono volti a misurare la solidità patrimoniale dell'azienda attraverso l'esame della struttura degli investimenti, delle dinamiche che caratterizzano gli stessi, dei finanziamenti aziendali e delle relazioni che intercorrono tra investimenti e finanziamenti.
A tal fine si è fatto riferimento al riclassificato in chiave finanziaria, elaborato dalla Regione, che esprime i valori in base al tempo di realizzo monetario. In Figura 2.10 si riporta una sintesi dei dati tratti dallo Stato Patrimoniale riclassificato dalla RER.

 
 

L'analisi del triennio preso a riferimento evidenzia un miglioramento nella struttura patrimoniale dell'azienda grazie all'incremento dell'incidenza del Patrimonio Netto che passa dal 6,8% nel 2011 al 20,5% nel 2013. Le cause sono da ricercarsi, in parte, nei risultati d'esercizio 2012 e 2013 in pareggio e quindi nell'arresto dell'accumularsi di perdite d'esercizio autorizzate dalla Regione e in parte nell'assegnazione dei contributi ripiano perdite avvenuti nel corso del 2013 per complessivi 20,616 milioni di euro che hanno contributo a ricostituire il valore del Patrimonio Netto, la cui liquidità è stata utilizzata per pagare i debiti verso fornitori per beni e servizi con conseguente riduzione dell'incidenza dei finanziamenti a breve.
Di seguito, in Figura 2.11, il riepilogo degli investimenti realizzati nel 2013 "Piano degli investimenti" e la ripartizione delle fonti di finanziamento e delle macro aree di intervento.

 
 

Pubblicato il
11 dicembre 2014


Ultimo aggiornamento pagina:
12 Aprile 2019

Ultimo aggiornamento
11 dicembre 2014

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