L’Herpes Zoster, conosciuto anche come “fuoco di Sant’Antonio”, è una patologia frequente e debilitante, dovuta alla riattivazione del virus della varicella. Dopo la varicella, infatti il virus non viene eliminato ma rimane presente nel sistema nervoso.
L’aumentare dell’età o particolari situazioni di stress o di malattia possono causare la riattivazione del virus che si manifesta con la comparsa, in una parte localizzata del corpo, di vescicole accompagnate da dolore, bruciore, prurito. Spesso vi è anche febbre, debolezza, malessere generale e mal di testa. Dopo la fase acuta della malattia possono comparire complicanze, in alcuni casi anche gravi.
Lo strumento più efficace per proteggersi dall’Herpes Zoster è la vaccinazione. Ad oggi sono disponibili 2 tipi di vaccino e la scelta su quale somministrare spetta al medico vaccinatore in sede ambulatoriale in base alla condizione clinica del vaccinando. Si tratta di vaccini sicuri ed efficaci, uno vivo attenuato che viene somministrato in un’unica dose nella vita e l’altro glicoproteico adiuvato (inattivo), somministrato con due dosi a distanza di 2 mesi (fino a 6 mesi), entrambi con un’iniezione nella parte alta del braccio. Gli effetti collaterali sono rari e di breve durata, in genere si tratta di reazioni locali con dolore nel sito di iniezione, dolore ai muscoli, alle articolazioni, affaticamento e mal di testa. La presenza di alcune patologie può aumentare il rischio di patologia da herpes zoster o aggravarne il quadro sintomatologico.
Per questo, come specificato sopra, oltre alla fascia d’età prevista per la vaccinazione, quest'ultima sarà offerta gratuitamente in presenza di: diabete mellito, patologia cardiovascolare, BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e soggetti destinati a terapia immunosoppressiva.
Il vaccino è l’unico strumento efficace per prevenire la patologia e ridurre la gravità dei sintomi.
Importante: oltre alla fascia d’età prevista per la vaccinazione, quest'ultima sarà offerta gratuitamente in presenza di: diabete mellito, patologia cardiovascolare, BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e soggetti destinati a terapia immunosoppressiva. Per queste fasce di cittadinanza non sarà inviato un sms specifico, ma sarà possibile prenotarsi specificando di appartenere ad una delle categorie fragili indicate.